Serve ancora il CD?

“Serve ancora il CD?”

Serve ancora il CD?

 
 
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Ciao, benvenuto in questo nuovo articolo di Music Caffeina!

Siamo Daniele Iudicone e Lorenzo Sebastiani, e ti parleremo di una cosa che ti abbiamo già accennato negli articoli precedenti: l’importanza del CD, della musica cioè sul supporto fisico, rispetto a quella online.

Siamo nell’epoca liquida, dei social, di internet, anche sui telefoni.

Totalmente diversa rispetto a quella di sei o sette anni fa.

Tanti perciò dicono: “Il CD non serve più. Faccio un brano, metto il link e lo faccio ascoltare”.

Ma secondo te si è mai eccitato qualcuno per un link da scaricare?

No! C’è bisogno di qualcosa di fisico, sia da portare al locale, sia per tante altre cose.

Vediamo quindi quali sono le tendenze e le scelte dei nuovi artisti rispetto al CD e all’online in questo mondo liquido.

Si ascolta tutto in streaming

Viviamo in un mondo totalmente in streaming oggi, e la tendenza è quella di ascoltare musica nei player come Spotify o YouTube.

È cambiato anche il modo di ascoltare: si sente sul telefonino.

Sono spariti gli iPod (e purtroppo anche i bassi negli ascolti!).

Da fine 2018, Apple non ha più in produzione quello che era il suo gioiellino.

Questo deve farti capire molto.

È tutto da remoto, tutto in streaming.

Nelle nuove automobili non ci sono più i lettori CD, e nemmeno nei computer.

Sembra che ormai sia quasi una cosa vintage, se non di antiquariato!

In realtà in parte è vero: non devi puntare molto sulla produzione fisica. Non devi stampare 10.000 copie del tuo CD, saresti matto.

A meno che tu non abbia 10.000 amici a cui vuoi fare un regalo!

L’utilizzo che puoi avere oggi del CD infatti è quello di gadget, di regalo.

Negli articoli scorsi ti abbiamo parlato dell’importanza di andare di persona nei locali, di creare un rapporto diretto con i gestori; in tal caso è una buona idea portare un CD come regalo.

Come lo è portare CD nelle esibizioni live, o farli mandare dall’agenzia PR insieme ai comunicati stampa.

Il CD è il tuo biglietto da visita.

Anche una grafica carina, un semplice fronte-retro magari, può essere d’impatto. Non serve il libretto enciclopedico con tutte le biografie.

Però anche l’idea dei testi è buona.

Una volta andavi sempre a vedere chi aveva suonato e chi no in un determinato brano. È un’idea che crea una forma di legame maggiore con chi suona.

Da esperto di marketing, Daniele ti può garantire che devi essere sì presente su tutti i player in streaming, perché devi poter essere ascoltato in qualunque momento da chi ti cerca, ma l’emozione del supporto fisico, del prodotto da tenere in mano, è veramente altissima.

Nel mondo dell’arte questo è un elemento davvero importante.

Ultimamente anche le band più famose fanno dei cofanetti deluxe: le stesse case discografiche hanno capito l’importanza dell’operazione.

Qualche tempo fa, ad esempio, è uscito “Otto”, l’ultimo album dei Subsonica. Daniele l’ha acquistato in prevendita su Amazon, proprio in formato deluxe!

Gli è arrivata a casa questa scatola enorme con la maglietta, il pass per il tour, le foto e persino l’audiocassetta registrata con la firma del batterista!

Pensa il senso di affettività che hanno creato con i loro fan con tutto questo pacchetto.

Lo vedi, lo senti, lo tocchi: non sono emozioni da poco.

E poi va in contrapposizione con lo streaming.

E il vinile?

Il ritorno del vinile merita uno spazio a parte.

Però è assurdo che nel 2019 possa esserci il vinile, se ci pensi. Anche se va tutto in contrapposizione: da una parte si eccede col vinile, dall’altra con lo streaming.

È un discorso diverso però: il vinile è legato all’ascolto, il CD invece è più una forma di riconoscimento per una bella serata che il pubblico, dopo aver ascoltato la band, può dare all’artista con 10 €.

E quando torna a casa, quella band lì ha un valore totalmente diverso rispetto a quello che aveva con lo streaming.

Ogni volta che si guarderà quel CD ci si ricorderà di quel determinato gruppo.

Ha senso dire che parte del tuo business sarà la vendita dei CD?

Possiamo dirti che guadagnerai dalla vendita di CD?

No, non molto: anche quelli che si vendono dal vivo, non è un numero pazzesco.

Alcuni ne vendono parecchi, ma è finita quella fase lì ormai cinque o sei anni fa.

Ora l’ascolto è nelle piattaforme streaming.

Avere un CD è bello comunque. Anche se non lo ascolti, anche se è solo marketing che sfrutti per avere scuse per richiamare delle persone o dei locali.

Oppure ne parli, lo fai sentire a un amico, lo regali, mostri grafica e packaging.

È anche un modo oggi per distinguersi dagli altri.

Tante realtà, infatti, veicolano solo in streaming oggigiorno.

Tuttavia, se vuoi creare e alimentare il tuo pubblico, la tua audience, questa del supporto fisico è una modalità per generare affetto.

Inoltre, c’è un aspetto grafico: copertina, testi da poter leggere, foto.

Tutte cose che a livello digitale si fanno in maniera diversa, nei social, ma risultano più effimere.

Una bella stampa, un CD, un librettino rendono meglio l’idea di ciò che sei, del tuo valore.

Dà concretezza.

Ricordati inoltre che oggi stampare 200 o 300 copie di CD non ti costa nulla.

È un prezzo abbordabile per avere qualcosa da regalare a qualcuno. Ovviamente lo puoi vendere, ma non sottovalutare il suo valore come gadget!

 

Grazie dell’attenzione, al prossimo articolo!