“L’importanza del logo e del nome per il tuo progetto musicale”
Ciao, benvenuto in questo nuovo articolo di Music Caffeina!
Siamo Daniele Iudicone e Lorenzo Sebastiani e oggi ti parleremo di quanto è importante il nome e il logo per il tuo progetto musicale.
Abbiamo già affrontato diversi fattori e ingredienti per creare un tuo progetto musicale degno di nota che ti possa permettere di vivere facendo musica, o comunque di portarti a un livello successivo rispetto a quello in cui ti trovi oggi.
Per fare ciò un ingrediente fondamentale su cui ti devi impegnare è la scelta del tuo nome e del logo.
Tutti quelli che pensano che non è importante, probabilmente sono della vecchia generazione o magari c’era qualcuno che lo faceva per loro.
Perché, se ci rifletti, il logo è sempre stato fatto.
Pensa agli Oasis, agli 883, a Sfera Ebbasta stesso!
È normale, fa tutto parte del mondo del marketing e della comunicazione.
Abbiamo già parlato anche negli altri articoli di quanto sia importante comunicare in un certo modo.
Il logo, così come il nome, serve a creare un senso di appeal, un gancio.
Deve rimanerti impresso.
Insomma, è più facile ricordarti Calcutta che Giovanni Semprini!
Magari non è sempre così, ma pensa a Jovanotti: il suo nome è Lorenzo Cherubini, ma decise a suo tempo di uscire con un altro nome. Ed è quello che ti rimane.
L’unica differenza è che la sua scelta era dettata da un altro, non da lui.
Nel mondo del marketing si parla spesso di un cantautore molto bravo che partecipò a Sanremo e vinse la Sezione Giovani: Giovanni Caccamo. Spesso si dice: “Ma come pensava di avere successo con quel cognome? Se avesse usato un nome d’arte più forte, sarebbe risuonato meglio”.
Immagina insomma gli amici al bar o al pub: lui magari fa anche bella musica, ma te li vedi dire alle tipe che vogliono rimorchiare: “Ah, stasera vado a vedere Caccamo?”.
Non gira!
Devi capire che sei nel mondo della comunicazione.
Una volta questo era il compito dei discografici: c’era una squadra che lavorava anche su questo, ti servivano a 360 gradi.
Oggi lo sai, lo abbiamo detto spesso: non esiste più quel mondo lì.
Devi riassumere da solo una serie di ruoli:
- Quello del cantautore;
- Dell’autore;
- Dell’arrangiatore;
- Dell’addetto al marketing;
- Della casa discografica.
Purtroppo, questa è la realtà.
Purtroppo, o per fortuna! Ma è cambiato.
Se prima c’erano delle persone che curavano determinati aspetti, ora spetta a te.
Anche perché prima era una realtà molto più chiusa.
Se ci pensi, oggi questo mondo è molto più democratico.
Se non conosci le leggi, però, resti indietro e non emergi proprio.
Tanti dicono: “Era meglio prima, si riusciva a sfondare!”.
No, non era così. Riuscivi a fare se entravi all’interno di un determinato giro.
Adesso puoi entrarci creandolo da te, impegnandoti a conoscere le regole del gioco.
Oggi non puoi affidarti a nessuno.
Dipende tutto da te perché non hai qualcuno che ti dà una mano per creare qualcosa insieme.
Ciò che può fare la casa discografica è solo ampliare quello che hai costruito da solo.
È impossibile, o molto raro, che oggi una casa discografica pensi al tuo logo.
Ci devi lavorare tu, o affidarti a qualcuno che ti possa aiutare.
Ma non andare dalla grafica che si occupa dell’aziendale.
Devi cambiare mentalità, lo abbiamo detto tante volte, ma non ci stancheremo mai di ripeterlo e invogliarti a farlo.
Non considerarti una star, guarda sul campo ciò che accade.
Datti molto da fare su certi aspetti. Creati la tua grafica, da ripetere poi nei dischi, su Instagram o come copertina di Facebook.
Magari puoi mettere la tua faccia sotto al logo, perché trovi che risuoni molto.
Qualunque sia la tua idea, pensala tu.
Solo tu hai l’idea di ciò che sei e della tua personalità.
Oggi funziona molto questo discorso.
Più personalità hai, più possibilità hai di trovarti dei “simili”.
Ci vediamo al prossimo articolo, ciao!